Il termine biofeedback (BFB) significa retro-informazione biologica, proprio perché permette di rilevare diverse funzioni biologiche. È costituito da vari strumenti elettronici che vengono connessi al corpo della persona mediante dei sensori. Il biofeedback è fondamentale per rendere la persona consapevole del legame che esiste tra mente e corpo. Infatti, la persona comprende come mutano le funzioni biologiche con il mutare di altre funzioni, nello specifico le funzioni cognitive. Il biofeedback consente di misurare diversi parametri biologici, quali:
• la frequenza del battito cardiaco,
• la reattività elettrica delle ghiandole sudoripare,
• la tensione muscolare,
• la temperatura cutanea
• la frequenza respiratoria.
Le informazioni ottenute mediante il biofeedback possono essere mostrate mediante un grafico o in modo ancora più diretto attraverso segnali visivi o sonori.
ll biofeedback può essere utilizzato già nelle fasi iniziali della terapia, per confermare la diagnosi e fare l’assesment. Infatti, le misurazioni di questi parametri variano sulla base della patologia della persona. Il biofeedback può essere utilizzato sia con gli adulti che con i bambini. L’utilizzo del biofeedback non ha controindicazioni ed è indolore.
Questo strumento viene utilizzato per il trattamento di diverse patologie psicologiche e mediche, utilissimo per comprendere l’evoluzione del disturbo. Il biofeedback usa il principio del rinforzamento positivo, ossia è un evento che compare immediatamente dopo un comportamento e questo porta all’aumento del comportamento stesso. Questo lo rende utilizzabile anche con i bambini o con pazienti psichiatrici che manifestano dei comportamenti aggressivi e che manifestano nervosismo.
Ha vari ambiti applicativi:
• cefalee,
• cefalee muscolo-tensive,
• cefalee vaso-motorie,
• cefalee miste,
• sindrome da colon irritabile,
• gastriti,
• bruxismo,
• infiammazione miofasciale,
• infiammazione temporo- mandibolare,
• disturbo post traumatico da stress (ptsd),
• enuresi,
• encopresi,
• dolori articolari,
• acufene,
• fobie,
• ansia,
• fibromialgia,
• la sindrome di Gilles de la Tourette,
• depressione,
• il crampo dello scrivano,
• stress,
• adhd,
• balbuzie,
• disturbi della condotta,
• esplosioni di rabbia,
• e altre patologie.